Di Antonio Picone

l G20 o Gruppo dei Venti è forum internazionale a cui partecipano, dal 2008, i capi di Stato o di Governo delle 19 maggiori economie del mondo più l’Unione Europea. In questi incontri si discutono e si prendon decisioni principalmente di carattere economico-finanziario ma vengono trattati anche altri argomenti come l’evasione fiscale, le risorse energetiche, l’inquinamento, i rifugiati, la crisi umanitarie.

L’Italia essendo l’8° economia mondiale vi rientra di diritto e nel 2021 sarà proprio il nostro Paese ad organizzare questo evento.

Nel G20 ci sono 3 sottogruppi che spesso non hanno fra di loro idee e soluzioni concilianti (nemmeno tra europei a dire il vero) e sono: i G7 (USA – Italia – Regno Unito – Canada – Francia – Giappone – Germania); i BRICS (Brasile – Russia – India – Cina – Sud Africa); i MIKTA ( Messico – Indonesia – Corea del Sud – Turchia – Australia); e poi Argentina, Arabia Saudita e Unione Europea.

Questi Paesi rappresentano circa il 90% del prodotto mondiale lordo e l’80% circa del commercio mondiale, oltre che i due terzi della popolazione mondiale.

 

Qui di seguito sono riportate le varie perfomance dei premier italiani che hanno partecipato ai G20.

SILVIO BERLUSCONI

Washington 2008 – USA: si presentò al suo primo G20 pieno di forza e allegria dopo esser stato rieletto, pochi mesi prima, presidente del consiglio per la terza volta. Rilascerà dichiarazioni molto ottimiste e fiduciose, per il resto non si farà notare molto.

Londra (Apr) 2009 – UK: In questo vertice, il cavaliere diede il meglio, o probabilmente il peggio, di sé. Fu rimproverato niente poco di meno che dalla regina d’ Inghilterra, durante la foto ufficiale, per aver alzato il tono di voce mentre chiamava il presidente americano: “Mister Obamaaaaaaa!”. Non contento di lì a poco si farà fotografare mentre abbraccia entrambi i presidenti di USA e Russia, alquanto stupiti e imbarazzati. Berlusconi in quel periodo ambiva tanto a diventare il mediatore USA-Russia. Tra l’altro pochi mesi prima, mentre si trovava in visita di Stato da Medvedev aveva pronunciato, durante la conferenza stampa, la famosa frase: “Obama è giovane, bello e abbronzato!”.

Pittsburgh (Sett) 2009 – USA: Si torna in America ed ad accogliere ogni singolo presidente vi erano Obama e la moglie Michelle. Arrivata la volta di Berlusconi, la First Lady, mostratasi molto cordiale con tutti, gli darà invece una fredda stretta di mano sotto gli occhi di un Barack Obama alquanto seccato per il gesticolare inappropriato di Silvio. Inoltre già da qualche mese, la stampa internazionale si è occupata della moglie Veronica Lario che ha chiesto la separazione.

Toronto (Giu) 2010 – Canada: Dall’aereo di B. scese una misteriosa donna, senza alcun incarico di governo, che verrà poi identificata dalla stampa e battezzata come la “dama bianca”. Nel frattempo pochi giorni prima il presidente aveva telefonato alla polizia per far affidare Ruby Rubacuori, fermata in questura, a Nicole Minetti. Questa ragazza secondo il premier , e secondo 314 deputati italiani che votarono a favore, era la nipote del presidente egiziano Mubarak. Risulterà tutto falso.

Seoul (Nov) 2010 – Corea del Sud: Il cavaliere è decisamente sottotono per i problemi con la sua maggioranza di governo, dovuti all’espulsione di G. Fini e ancor più dallo scandalo Ruby e del Bunga Bunga di cui la stampa mondiale continua a parlare abbondantemente. Nonostante tutto non perse l’occasione per raccontare una barzelletta al premier inglese David Cameron che lo speaker si rifiuterà di tradurre perché troppo volgare.

Cannes  2011 – Francia: L’ultimo per Silvio che, già abbattuto dal rinvio a giudizio per concussione aggravata e favoreggiamento della prostituzione minorile (scandalo Ruby), venne sottoposto ad una sgradevole pressione, prossima all’umiliazione, da parte di Nicolas Sarkozy e Angela Merkel per far sì che l’Italia accettasse un prestito da parte del FMI e riducesse così parte del suo potere discrezionale in materia economica. Non ci riuscirono, né a coinvolgere Obama né a fare accettare Berlusconi che tenne duro ma si dimise pochi giorni dopo.

MARIO MONTI

Los Cabos 2012 – Messico: il professorone porterà un po’ di prestigio all’Italia dando l’idea di cambiamento pur non accettando anche lui nessun prestito dal FMI, ma la sua presenza verrà poco considerata.

ENRICO LETTA

San Pietroburgo 2013 – Russia: il premier più anonimo della Seconda Repubblica, rimase tale anche in quell’incontro. Solo Putin, padrone di casa, fu “costretto” a vederlo in un bilaterale del tutto inutile.

 

MATTEO RENZI

Brisbane 2014 – Australia: fu il primo premier a portare con se la moglie che gli toglierà parte della scena considerando che i ‘meravigliosi’ media italiani mostreranno molto interesse per gli abiti della First Lady italiana. Per il resto tutto molto formale.

Adalia 2015 – Turchia: Niente moglie questa volta. G20 sottotono a causa degli attentati terroristici a Istanbul e Parigi. Obama nel suo discorso d’apertura citò e lodò Renzi come esempio di “buon lavoro di governo”. A quale esempio di preciso si riferisse, l’ex premier Matteo se lo sta, ancora oggi, chiedendo.

Hangzhou  2016 – Cina: anche in questo caso il premier lascia la consorte a casa e prevedendo (azzeccandoci in pieno tra l’altro) un ruolo decisamente marginale a questo vertice, decise di incontrare quanti più imprenditori cinesi possibile per portare qualche promessa a casa.

 

PAOLO GENTILONI

Amburgo 2017 – Germania: un altro premier anonimo, secondo solo a E. Letta, della sua presenza non si accorse nessuno.

GIUSEPPE CONTE

Buenos Aires  2018 – Argentina: come unico risultato ottenne che la sede del G20 nel 2021 sarà in Italia. Sull’utilità di tale risultato aleggia tanta perplessità.

Osaka 2019 – Giappone: tocca di nuovo a Conte.

Che dire, incrociamo le dita è auguriamogli che possa fare meglio degli altri in favore del nostro Bel Paese.