di Antonio Picone

Nel mondo cattolico vi sono ben diciannove santi e circa una ventina di beati che portano il nome di Antonio.

Questi santi provengono da tutto il mondo:

Italiani: Sant’Antonio di Gerace, eremita calabrese la cui ricorrenza è il 23 Agosto; Sant’Antonio Maria Giannelli, vescovo ligure, il 7 Giugno; poi vi è il toscano Sant’Antonio Maria Pucci, sacerdote servita, il 12 Gennaio; il sacerdote lombardo Sant’Antonio Maria Zaccaria, il 5 Luglio; infine un altro ligure Sant’Antonio Vallesio mercedario, missionario e martire in Africa, il 10 Aprile.

Francesi: Sant’Antonio Daniel, martire in Canada, ricorrenza il 4 Luglio; Sant’Antonio Daveluy, martire in Corea, il 30 Marzo.

Spagnoli: il domenicano Sant’Antonio Gonzales, martire in Giappone, il 24 Settembre; Sant’Antonio Maria Claret, il 24 Ottobre, fu vescovo, missionario e fondatore dei “Missionari Figli del cuore Immacolato di Maria” e delle “Religiose di Maria Immacolata”.

E ancora: il russo Sant’Antonio di Pečerska/di Kiev, monaco e fondatore del monachesimo ucraino, il 7 Maggio; l’olandese Sant’Antonio di Weert sacerdote e martire, il 16 Giugno; il monaco ungherese Sant’Antonio di Lerins, il 28 Dicembre; il bizantino, patriarca di Costantinopoli, Sant’Antonio Cauleas, il 12 Febbraio; lo svizzero Sant’Antonio Caixal mercedario, il 25 Maggio; il coreano Sant’Antonio Kim Song-u, catechista e martire, il 29 Aprile; il martire vietnamita Sant’Antonio Nguyem Hȗu (Nam) Quynh, il 10 Luglio; il brasiliano Sant’Antonio de Sant’Anna Galvao, francescano canonizzato nel 2007 da papa Benedetto XVI, il 23 Dicembre.

Infine i più famosi, che sono il portoghese Fernando de Bulhões, diventato poi Sant’Antonio da Padova che si festeggia il 13 Giugno e l’egiziano Antonio, diventato poi Sant’Antonio abate, che ricorre il 17 Gennaio. Il primo divenne sacerdote poi francescano, fu contemporaneo di San Francesco d’Assisi ed è considerato Dottore della Chiesa. Morì nel 1231 a Padova dopo aver predicato in Africa, Francia e Italia (anche in Sicilia dove a Capo Milazzo – ME vi è un santuario che ricorda il suo passaggio). È patrono di varie città in tutto il mondo fra cui Padova e di due Stati: Brasile e Portogallo. Risulta quasi sempre raffigurato in ambiti francescani con il bambinello Gesù fra le braccia.

Per quanto riguarda Sant’Antonio abate questi rimasto orfano a circa vent’anni vendette tutto il suo patrimonio per condurre un’ ultracentenaria vita anacoretica, morendo nel 356 d.C. Considerato il caposcuola del monachesimo divenne molto famoso fra i suoi contemporanei, uno di questi l’Imperatore Costantino, ed il suo più grande biografo fu il suo discepolo sant’Atanasio. È il Santo protettore degli animali domestici e viene spesso rappresento con un maialino nero che rappresenta il diavolo tentatore oppure assieme agli animali domestici. Non di rado, specie nel sud Italia, sussistono nella medesima città due chiese intitolate ai due santi, oppure nella medesima chiesa si trovano spesso le statue o i dipinti di entrambi i Santi.

Come mai tutti questi Santi col medesimo nome?

Vi è da dire che non è l’unico caso di omonimia tra i Santi e le Sante, anzi si può dire che è uno dei tanti.

Ma, effettivamente, diciannove santi e tanti altri beati con lo stesso nome sono parecchi. Probabilmente però è solo una questione statistica, prima ancora che di coincidenze. Infatti, il nome Antonio si diffuse, ancor prima dell’avvento del cristianesimo, nel mondo romano grazie alla gens Antonia, da cui Antonius. Secondo gli studiosi questo nome sarebbe di origine etrusca, mentre nel Rinascimento si credeva, erroneamente, derivasse dal greco ἄνθος (ánthos = fiore). Ad ogni mondo il nome si è diffuso, durante i secoli successivi, in tutto il mondo: Antoine per i francesi, Anthony/Antony per gli anglossassoni, Антон (Anton) per gli slavi, Anton per i germanici, Αντώνης (Antōnīs) per i greci e così via. La sua larghissima diffusione specie nel mondo cristiano può essere una spiegazione plausibile a questo gran numero di Santi. Si pensi che è stato uno dei nomi più diffusi in America latina, Spagna, Portogallo e Italia dove in quest’ultima risulta essere il terzo nome più diffuso dopo Giuseppe e Giovanni.

Detto questo, d’ora in poi, sappiate che circa ogni venti giorni, e non solo il 13 Giugno, è l’onomastico di coloro che portano questo nome.