Di Giulio Scarantino

A giudicare dalla diffusione sui social del video “Caltanissetta nel cuore” sembra trascorso tanto tempo dalla prima visualizzazione, eppure è passata solo una settimana dal giorno in cui ragazzi della scuola media Giovanni Verga hanno presentato con una “conferenza stampa” il loro video sulla città. L’onda delle condivisioni del video è stata inarrestabile, così quei volti sconosciuti di ragazzini adulti che ci hanno accolto a scuola, adesso scorrono nella home di Facebook riempiendo le case dei cittadini nisseni. Quella atmosfera di incredulità nel vedere dei ragazzi parlare di “piano regolatore dei Colori”, “città a misura d’uomo e di anziano”, “città sostenibile, a barrire zero, e multiculturale” è stata pertanto il preludio di un annunciato successo.

Durante la mattinata i ragazzi hanno esposto il loro progetto di Città, la loro esperienza nel realizzare il video e le sensazioni provate in una vera e propria conferenza stampa, alla presenza di giornalisti, dell’assessore Pasquale Tornatore e dei candidati a Sindaco Roberto Gambino e Maurizio Averna. Infatti quello svolto dai ragazzi è definito compito di realtà, ossia un esercizio didattico che vede i bambini protagonisti di problemi reali da risolvere: dall’organizzazione in gruppo, la produzione di un video, all’emozione di una conferenza stampa.  Mentre i docenti occupano un ruolo speciale di osservazione e tutoraggio che quindi non si sostituisce all’allievo.

Per questo motivo a rispondere alle domande dei presenti sono stati proprio i ragazzini, tutti in fila tra l’emozione e la fierezza. Gli spunti sono stati diversi, ad esempio un progetto concreto e realizzabile presentato dai ragazzi è stato quello del “Piano regolatore dei Colori”. Quest’ultimo consiste nel prevedere delle vie con palazzi di diverso colore, pensati e ragionati, per far sì che future ristrutturazioni o nuove edificazioni si attengano a quanto già deciso. Questo, dicono i ragazzi, “potrebbe rendere la città più colorata e quindi bella da vedere per chi viene a visitarla o semplicemente per noi che ci viviamo”. Oppure ancora creare, in specifici quartieri, delle città in miniatura per anziani dove concentrare tutto ciò che occorre all’assistenza dei più grandi. Infine un’altra proposta avanzata dai ragazzi è stata quella di creare musei e spazi che evidenzino la multiculturalità della città di Caltanissetta, in modo particolare in riferimento alle radici arabe.

Non sono mancate però anche riflessioni ancor più profonde, ad esempio sulla necessità di sentire propria la città. I ragazzi in uno dei momenti forse più emozionanti hanno spontaneamente risposto ad una domanda dicendo “noi prima di questo compito non conoscevamo la città e non l’amavamo, adesso sì”. È proprio per questo che i ragazzi sono disposti a dirlo a voce alta nel video “Caltanissetta nel cuore”, cantando e ballando per i posti più caratteristici della città. Così da essere disposti in futuro a preservarla, a pulirla dalla sporcizia, a “non andare altrove”. Nel prezioso lavoro di Patrizia Reas (che ha curato il balletto), Giuseppe Rap (che ha realizzato il progetto) i tanti altri docenti, il dirigente scolastico Maurizio Lomonaco e tutti i ragazzi dell’istituto Caponnetto si annida un messaggio fondamentale: quello dei ragazzi è un monito che deve essere accolto, divulgato e fatto proprio in tutte le scuole. Da questo la scelta di non inserire il nome dell’istituto nella felpa simbolo indossata durante il video. Che sia questo l’inizio di uno “school strike “per la città. Ecco che il messaggio diventa virale e inclusivo: rivolto a tutti. Qualunque sarà il seguito di questa iniziativa, i ragazzi dell’istituto Caponnetto con la loro incredibile vivacità ed intelligenza ci lasciano sperare che forse a Caltanissetta non è ancora tutto perduto.