di Annarita Giglia

Premesso che non si vuole fare la morale, se si volesse analizzare il quadro dell’alimentazione degli italiani siamo costretti a parlare principalmente di grassi e proteine animali insieme ad uno scarso movimento per il quale il periodo invernale non è stato d’aiuto. Per fortuna è arrivata la primavera durante la quale si è soliti fare le “pulizie” che non si limitano solo a quelle domestiche ma anche a quelle alimentari per le quali sarebbe meglio parlare di “pulizie pasquali”, un modo per rimettersi “un po’ a nuovo”.

La stagione primaverile è il periodo adatto per chi vuole star bene prendendosi cura della propria salute attraverso l’alimentazione e quindi, aspetto non marginale, star bene con se stessi. È un periodo adatto perché come afferma il Prof.re Marcello Ticca, Vicepresidente della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione, in primavera le Temperature tendono ad aumentare favorendo la diminuzione del senso di fame contemporaneamente all’esigenza di consumare cibi più freschi, ricchi di acqua, quindi più leggeri. In questo periodo infatti si tende a preparare piatti più semplici e poco conditi rispetto a quanto si farebbe durante il periodo invernale. Un esempio è l’insalata che in inverno è sicuramente meno appetibile ma che con la stagione più calda viene preferita avendo un maggiore potere saziante sebbene apporti poche calorie, rinfresca e introduce nell’organismo più acqua utile quando fa più caldo.

Inoltre con la Primavera termina quella sensazione di mancata energia e vitalità, quella che si potrebbe definire “depressione stagionale” provocata dalle maggiori ore di buio, condizione che inconsapevolmente porta i soggetti a ricercare cibi dolci come snacks e merendine per compensare la ridotta luce solare nell’arco della giornata. Al contrario, un numero maggiore di ore di luce si correla ad una maggiore produzione di serotonina, il neurotrasmettitore principalmente responsabile del buon umore, ottimo incentivo per uscire fuori e praticare attività fisica, muoversi e stare all’aperto.

I dolci più sofisticati e complessi preparati con la panna, la crema, il cioccolato, sono quelli che fanno più gola ma è anche vero che ci sono tipologie di dolci che nonostante siano più semplici sia nella preparazione che nel contenuto, sono altrettanto gustosi e appaganti. A incentivare il consumo di questi ultimi è ancora una volta la stagione corrente; con l’aumento delle temperature il soggetto non è invogliato a consumare cibi troppo grassi che non sono utili per combattere il caldo al contrario di dolci più secchi, meno impegnativi sia per il nostro apparato digerente che dal punto di vista dell’apporto calorico. I gelati in primis, uno degli alimenti più gradito al mondo. Inoltre è un alimento abbastanza completo dal punto di vista nutrizionale perchè contiene frutta fresca, secca, latte, uova indipendentemente che sia artigianale o confezionato. La differenza sta nella quantità di aria maggiormente presente nel secondo piuttosto che nel primo mentre contengono una quantità inferiore di zuccheri, notizia che stupisce dal momento che si è soliti credere che il gelato artigianale sia migliore rispetto a quello confezionato. Dipende dall’aspetto che viene preso in considerazione; dal punto di vista calorico è meglio preferire il gelato confezionato per quanto detto sopra, dal punto di vista della qualità degli ingredienti e presenza di conservanti, meglio quello artigianale.

Facendo un confronto fra i gelati alla frutta e quelli alla crema, i primi contengono dalle 160 alle 170 Kcal, mentre per quelli alla crema le calorie salgono a 230- 250 Kcal rimanendo pur sempre un ottimo alimento. Ottimo anche come “spezzafame” per una merenda pomeridiana o anche come dessert facendo attenzione in entrambi i casi a non esagerare con le quantità. Può essere sostituito ad un pasto solo occasionalmente perché sebbene ricco di nutrienti non può comunque sostituire integralmente un pasto. Inoltre da non dimenticare che il gelato non sazia per lungo tempo, quindi dopo un paio d’ore si avverte il senso di fame.

In questo particolare periodo, le persone che soffrono di disturbi gastrici accusano maggiore fastidio. Il motivo risiede nell’attivazione di una serie di meccanismi ormonali e del sistema nervoso autonomo che portano ad una maggiore produzione di cortisolo, meglio conosciuto come l’”ormone dello stress” e di acido cloridrico che si traduce con una frequenza maggiore di mal di stomaco o con la riacutizzazione di una gastrite pre-esistente. Per questa ragione è bene consumare con moderazione cioccolato, caffè e alcol soprattutto a digiuno ma anche cibi molto piccanti e molto grassi.
La primavera dunque, grazie alla semplicità dei prodotti che la natura ci offre, diventa l’occasione per fare non solo una nuova vita ma anche un nuovo “girovita”.