Di Lara Aliffi
Il mondo è bello perché è vario e fin qui siamo tutti d’accordo, ma accade che guardandoci intorno, per strada attendendo il verde al semaforo, in un bar, all’università, a scuola, veniamo involontariamente (o forse no) attratti dal vestiario altrui. Forme strane, particolari, a volte irriverenti si prestano ai nostri occhi. Sapete bene che a me piace categorizzare e dunque urge l’ETICHETTA!
LA FERRAGNEZ:
Questa, a mio parere del tutto OBIETTIVO e per nulla di parte, è la categoria…peggiore!
Si vedono per strada flotte di ragazzine che rilanciano la moda della famosa blogger Chiara Ferragni… e che moda! Le nuove scarpe balenciaga stanno spopolando addosso a chiunque. Ma si potrebbe mai indossare un calzino gigante con suola annessa per camminare in città? Tralasciando la “comodità” e soffermandoci sull’estetica, stiamo parlando di una sorta di scarpa-cavigliera simile a quella che ci mettiamo dopo esserci slogati una caviglia! Fin troppo affascinante come moda, lo si deve ammettere! Non è finita qui, avete presente quei pantaloni che sembrano una tuta coi bottoni laterali (ovviamente sbottonati perché fa sexy) e indossati insieme a delle scarpe col tacco?! Bene, vorrei capire sostanzialmente dove sta l’eleganza dell’accoppiata tuta anni ‘90-tacco 2020! Perché c’è una sostanziale differenza tra il vintage e lo svitato! Anche questa utilizzata non solo dalle ragazzette ferragnezforever ma anche dalle madri più gasate di loro nel seguire su Instagram l’ultimo look della rinomata blogger. Non bisogna dimenticare, per concludere questa categoria, il LATEX! Volete mettere la comodità di un pezzo di plastica sulla vostra pelle che, nello specifico, evidenzia ogni minimo grammo di cellulite sulle cosce e che, credo proprio, al sole bruci come la brace della grigliata di carne che ho fatto domenica scorsa?! A questo punto indossa direttamente l’intera tuta di Catwoman almeno, se puoi permetterlo, sei pure più figa!
LA GRIFFA CHE GRAFFIA:
La donna in questione è sexy, aggressive, leopardata, zebrata, tigrata, leonessa della giungla che cammina sicura di sè col suo tacco 12 e la borsa rigorosamente a mezzo braccio (giusto perché è indice di COMODITÀ camminare per kilometri su tacchi che ti provocano una slogatura ogni tombino e una borsa pesante, a causa dell’intera trousse di trucchi portata sempre dietro, che conduce il braccio lentamente verso la cancrena). Costei è ovviamente appena uscita da 10 boutique griffate e da 4 estetiste diverse che le hanno colorato e rifatto ogni unghia della mano di una sfumatura di PINK differente. Lei è colei che guarda il mondo dall’alto al basso, schifando chi non ha la super griffa che graffia, ma solo una comune fakegriffa. Ebbene sì, costoro hanno l’occhio lungo, sanno riconoscere chi ha il fake inside e outside e snobbano chiunque non abbia almeno 7 kg di stucco/trucco in viso perché…. “siamo donne, oltre alle gambe….niente più”, mi sa proprio funzioni così in questo caso.
LO SVOLTINO SOPRAFFINO:
Parlando di uomini, come si può non notare lo svoltino di diversa altezza e grandezza posto sulla caviglia del così definito “uomo alpha” dei nostri giorni? Esso è Segno di eleganza, disinvoltura, garbo, leggiadria, ma sopratutto di grande intelligenza e sapete perché? Lo svoltino sopraffino serve per prevenire! Ebbene sì l’uomo che lo indossa, grazie a questo espediente meteorologico, non si bagna il pantalone durante l’alluvione di turno e non rischia di prendere qualche malanno. Oppure è sinonimo di forza maschile, infatti quanto è più alto lo svoltino, tanto è più virile l’uomo che lo indossa, poi se ad esso viene accoppiato il classico mocassino o qualche scarpa Fila alla Fedez, si diventa proprio padroni del mondo! Chi non conquisterebbe grazie a uno svoltino sopraffino fatto bene, alto fino a metà polpaccio? Cari uomini e donne non c’è concorrenza che tiene!
LADY E LORD DELLE TENEBRE:
Re e Regina del nero, del viola, del blu, regnano come sovrani indiscussi sull’angoscia, sulla depressione esteriorizzata, sull’abbigliamento alla Matrix o sul becchino di Paolo Bonolis in “Avanti un altro”, scegliete un po’ voi! Si caratterizzano di solito per la capacità di “portare il nero” anche in una splendida giornata di sole estiva e, per questo motivo, fanno un baffo pure a John Snow insieme a tutti i Guardiani della notte alla Barriera. Hanno di solito lunghi cappotti, preferibilmente in pelle nera fino alle caviglia, occhiali da sole alla John Lennon perennemente in lutto. Spesso si incipriano in viso tipo Morticia Addams, procurandosi una brillantezza vampiresca di cui vanno fieri! Sfoggiano scarpe alla “Bratz” alte circa 20 centimetri corredate di tacco in stile carro armato della Seconda Guerra Mondiale e vanno in giro con la stessa furia negli occhi di Blade Runner nel momento in cui uccide gli androidi. Si sussurra che molti trovino estremamente seducenti codeste creature della notte.
LA PSIC(O)DELICA:
Caratteri significativi: paillettes, pellicce colorate, vinile, trucco abbondante e top a rete.
Tutto ciò tradotto nel linguaggio corrente diventa:
1. Palla da discoteca ambulante in pieno giorno che emana una luce più forte di quella del sole. Controindicazioni: guardarla sempre con occhiali da sole per evitare problemi di cecità momentanea o permanente.
2. Tappeto fucsia della propria stanza gentilmente gettato sulle spalle. Tatti particolari: somiglianza con la Dama con l’ermellino con una nota tamarra in più.
3. Disco in vinile anni ‘70 sciolto nell’acido e trasformato in un tessuto simile a nastro isolante.
4. Trucco alla Lady Gaga in “po po poker face”…
5. Comunissima rete da peschereccio indossata per prendere altri tipi di pesce all’amo.
LA “BUONGIORNISSIMOKAFFE”:
Costei probabilmente dopo un’eccessiva dose di caffè mattutino ha in corpo la stessa energia di un clown da circo che manifesta apertamente col suo bizzarro look. I classici abbinamenti da nonna o l’eccentricità della “psicadelica” di uniscono in un magma di outfit a fantasie diverse: calzino rigorosamente bianco con pois rossi, pantalone a righe grigio con fiocco laterale che fa un baffo alla bibliotecaria della mia università, maglioncino lilla, trapunta rossa sopra (che si potrebbe definire una strategia di pendant col colore rosso dei pois del calzino), inglesina color biscotto e per concludere, giusto per non farci mancare nessuna tonalità rainbow, un bel foulard hawaiano.
Eh si ragazzi… buongiornissimo kaffe a tutti!!!!
A mio parere, è giusto coltivare un proprio stile nella cosiddetta moda che non ha nulla a che fare con quelle stramberie che propongono a Milano o in altre città d’alta classe, ma non si deve dimenticare che gli estremismi non fanno mai bene in nessun ambito! Con un pizzico di ironia ho tentato di rintracciarli, ma ho ben presente che una persona non si definisce in base all’estetica o al suo modo di vestire, dato che all’interno di ognuno di noi sta un mondo meraviglioso (o forse no) da scoprire! In primis è importante star bene con se stessi, ed esprimere la propria creatività attraverso un look estroverso o diversamente normale è lecito, ma ricordate di non esagerare!
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