Di Giulio Scarantino

La corsa verso palazzo del Carmine è ufficialmente iniziata o quasi, infatti alle 12.00 del 03.04.2019 sono state consegnate le liste e i candidati a sindaco che si presenteranno alle elezioni amministrative di fine mese. Soltanto due liste però sono state consegnate in ritardo di qualche minuto, quella di Maria Grazia Riggi Sindaco e del Polo Civico.

Per quanto riguarda invece la lista S.O. S Caltanissetta a sostegno di Maurizio Averna, anche questa è stata al momento esclusa per errori formali.
A dire il vero il quasi è d’obbligo, di fatti non è ancora certo se i candidati a sindaco di Caltanissetta saranno sei oppure otto, a riguardo  sicuramente sono previsti ricorsi al TAR che decideranno in zona Cesarini il numero dei candidati.
Per quanto riguarda Maria Grazia Riggi, non si tratterebbe di una semplice esclusione di un candidato qualunque, ma di colei che rappresenta la continuità dell’amministrazione uscente, peraltro unica donna a competere per la carica di sindaco.

Si tratta senza dubbio di un avvenimento emblematico del momento vissuto dal Polo Civico e dintorni, che si può senza esagerazione definire un disastro politico. Prima l’inesorabile perdita dei pezzi dell’Alleanza per la città, poi l’annuncio in ritardo della candidatura di Maria Grazia Riggi che poco ha valorizzato la sensazione di continuità del progetto, per finire con quanto accaduto due giorni fa.
Allo stesso modo, per un confusionario e caotico immobilismo, indecisa lentezza, in ritardo sono arrivate le liste che sostengono la candidata a Sindaco Maria Grazia Riggi, quasi a confermare la titubanza avvenuta nella sua candidatura. Chissà se una volta riammessa, editoriali che trasudano livore e commenti di scherno potrebbero fare da collante per una candidatura in bilico.
Al netto di qualsiasi valutazione, l’esclusione dei candidati sarebbe comunque uno spiacevole vulnus alla democrazia e un dispiacere per chi si è già speso .

Speculare è invece il percorso tracciato da Open Politiche Aperte, il primo ad aver presentato la lista dei candidati al consiglio ed aver designato tutti gli assessori e il vice sindaco Giancarlo Ciulla.
A detta di molti Il candidato Rocco Gumina dovrà battagliare per raggiungere il 5% (la soglia minima di sbarramento) e così pare stia facendo, con una massiccia presenza per le strade e con incontri rivolti al pubblico. I protagonisti di OPEN ritengono alla loro portata la soglia di sbarramento e sognano il “crack” generazionale . Riusciranno a convincere la generazione più giovane? Non è detto: sia per la presenza di tanti giovani in differenti liste, sia per il voto d’opinione negli ultimi tempi attratto dal M5S, sia infine l’osservazione di alcuni sulla figura di Rocco Gumina: non giovane quanto basta. Mentre per altri il giusto compromesso tra le generazioni protagoniste di OPEN.

Se per OPEN si parla di sbarramento,sempre di una soglia, ma per il premio di maggioranza, si sussurra tra i favoriti: la colazione di Michele Giarratana. Non è proprio facile, visto il numero dei candidati, ma neanche impossibile la vittoria a prima turno.
Eppure alcuni passi falsi nella campagna elettorale sono già stati fatti, quasi per un gusto masochista o l’emozione da vittoria possibile.
Vedi ad esempio la scelta di aprire la campagna con Gianfranco Miccichè, per adesso alla ribalta come paladino dei vitalizi all’Ars . Oppure ancora la presentazione di Gasparri, di certo non tra i più stimati politici in circolazione.
Senza nascondere l’imbarazzo per quel tanto battuto principio di Berlusconi, ” se sei in vantaggio meglio disertare i confronti pubblici” giustificato da motivazioni poco coerenti.
Ad ogni modo, la coalizione di Giarratana si presenta unita e compatta, sarà forse l’occasione di vincere il collante maggiore . È riuscita così ad attrarre un po’ di tutto da estrema destra a moderati di centro, da volponi della politica a giovani brillanti.

Sul versante del diversamente centro sinistra la coalizione di Salvatore Messana rimpinguato dai dalle liste Proviamoci e  Progressisti di Caltanissetta (il PD pirandelliano) , punta al secondo posto per il ballottaggio. Questo riaprirebbe sicuramente i giochi di un esito che appare scritto. Due le emblematiche notizie della giornata delle consegne, la bellissima novella della designazione ad assessore di Ettore Garozzo (nostro mentore) e, fate voi, la  candidatura di Gianluca Miccichè al consiglio comunale a sostegno di Salvatore Messana . Insomma sembra proprio che in politica siano tutti un po’ perversi e masochisti.

Chi a differenza dei “Progressisti di Caltanissetta” non porta nessun rancore per il simbolo del partito di appartenenza è Oscar Aiello.
Anzi, è proprio la scia positiva e di supremazia della Lega di Salvini che vorrà intercettare il candidato a sindaco di Caltanissetta. Ci riuscirà? La spina nel fianco è sicuramente la forte candidatura di Michele Giarratana, non escluderei però un derby a sorpresa per il ballottaggio. Uno scenario che ad ogni modo sembrerebbe favorire quest’ultimo, giacché a quel punto il simbolo della Lega potrebbe diventare un boomerang.

Chi invece ha una grande sfida davanti, quella di invertire la rotta di un Movimento Cinque Stelle sempre più alla deriva nei sondaggi nazionali, e protagonista di sconfitte nelle ultime regionali o comunali (sempre punto debole) è Roberto Gambino. A vedere l’inizio della campagna elettorale sembra esserci una maggiore attenzione da parte dei vertici del Movimento Cinque Stelle, e se come dice Repubblica quello di Caltanissetta sarebbe un primo prototipo per il futuro (l’apertura all’alleanza con Più Città, avvenuta solo di fatto), non è da escludere che la campagna elettorale si infiammi. A quel punto, colui che sembrava essere stato sfortunato per il momento negativo del M5S, potrebbe diventare invece il candidato giusto al momento giusto.

Infine l’ outsider Salvatore Licata, colui che in caso di ballottaggio potrebbe essere l’ago della bilancia e competere per un assessorato.     Molto stimato trasversalmente e che potrebbe addirittura essere la sorpresa di queste elezioni.

Con otto candidati infatti la possibilità di arrivare al ballottaggio potrebbe attestarsi tra il 10 e il 12 %, cifre insomma non inarrivabili. Con sei invece tutto potrebbe cambiare e a quel punto bisognerà chiedersi dove confluiranno i voti dispersi. Adesso che le liste sono consegnate e le alleanze decise, aspettiamo finalmente di ascoltare gli argomenti e i programmi per risollevare Caltanissetta.