Di Lara Aliffi

Cari lettori, oggi si parlerà di un tipo d’uomo diverso dai vari proposti finora. In copertina, solo per voi, avremo…. rullo di tamburi…. LO STALKER, che di certo saprà già che sto scrivendo di lui.
Lo stalker è il tipo di ragazzo che ci guarda da lontano celandosi dietro a un palo, è quel ragazzo del bar in cui andiamo spesso, può essere quello che da un tavolo all’altro in un’aula universitaria ci spia attraverso un libro che gli copre la faccia. Per carità!! Sembra estremamente inquietante e pericoloso detto così, ma lui non farebbe male ad una mosca: semplicemente non ha il coraggio di uscire allo scoperto e preferisce nascondersi dietro messaggi inquietanti mandati a caso durante le ore della giornata o richieste d’amicizia ancor più imbarazzanti.
Lo stalker é quel ragazzo con un lieve disturbo di personalità multipla che é probabilmente innamorato di noi da anni ma che non ha il coraggio di farsi avanti, di esporsi da vero uomo o ancor peggio non ha il coraggio di accettare il nostro rifiuto.
Immaginate che qualcuno che voi conoscete da tempo e di cui avete rifiutato le costanti e stressanti avances, si faccia vivo dicendoci in un criminale messaggio:
-Sai oggi avevi una bella borsa!-
Cosa fareste?
In quel momento il potere dentro di noi, non quello della fashion blogger, ma quello della detective che combatte il male e l’oscurità nel mondo, nella città giungla in cui viviamo (che Madre Teresa di Calcutta levati proprio) si attiva e cominciamo a lambiccarci il cervello su quali luoghi abbiamo visitato oggi, su quale borsa avevamo, sul perché con la nostra vista a raggi X che di norma funziona con tutti non siamo riuscite a captarlo…. cominciamo a diventare noi stesse le stalker della situazione, ad accedere al suo profilo, scoprire dove é stato e con chi, se la maglia e i calzini fossero abbinati e per fare tutto ciò ci appigliamo all’unica e inimitabile arma letale di una donna: il suo onestissimo profilo falso, usato per spiare vari ed eventuali minacce della sua vita, di quella di sua sorella, della sua migliore amica e del suo ipotetico fidanzato (della serie facciamoci due domande se ancora non ne abbiamo uno) e dell’estranea che le si trova seduta accanto sull’urbano. Dopo tanta fatica e sofferenza ci arrendiamo e ci abbassiamo a scrivergli un semplice, ma onestissimo:
-scusa, ma dov’è che mi hai vista oggi?
E da quel momento in poi ogni dubbio si dipana, perché in fondo siamo tutti un po’ stalker, detto alla buona, siamo tutti dei piccoli detective pronti ad indagare se qualcosa non va come vogliamo o se sentiamo un’immaginaria puzza di bruciato nella nostra quotidianità. La cosa importante é non perdere di vista che LA LEGGE PERSEGUE IL REATO DI STALKING e, quello vero, é proprio qualcosa di serio, che può distruggere la vita…. quindi mi raccomando….
NON FACCIAMOCI SCOPRIRE!!!