Di Redazione LAO 

Con questo articolo vogliamo esprimere solidarietà per le intimidazioni ricevute in questi giorni dalla giornalista Fabiola Foti de L’Urlo di Catania dopo aver denunciato infiltrazioni mafiose nel corteo di Sant’Agata.

Prima insulti sui social poi una testa di agnello sul parabrezza della sua macchina, con unico messaggio: fatti i cazzi tuoi.

Abbiamo assistito troppo tempo nella nostra terra, anche quella nissena, ad una stampa spesso connivente, anche per questo vogliamo esprimere solidarietà per Fabiola Foti: esempio  di voce libera .

Durante quella che è la terza festa al mondo per importanza, ogni anno sempre di più si porta in processione il vile e omertoso “rispetto” verso esponenti mafiosi catanesi, piuttosto che la sincera e rispettosa devozione per la santa. Per tanti anni si è sentito solo bisbigliare riguardo cambi di percorso, soste e inchini di colei che, per la sua festa, si dovrebbe adorare e non utilizzare per “venerare” chissà chi. Ogni tentativo di trasformazione del bisbiglio in grido viene però circoscritto da minacce e paura. Noi non abbiamo paura e ci stringiamo attorno al coraggio di una giornalista che ha solo fatto luce su verità taciute. Costruiremo insieme la nostra libertà. Ci vorrà del tempo… Ma noi ci siamo.

Carla Sillitti

 

Perché chi dice la verità fa così paura? 

Perché, al contrario della paura, essa è la più potente arma nella battaglia contro chi vuole insabbiare, infangare e sentire tra le sue mani l’ebbrezza di poter fare tutto ciò che vuole. Fava, il coraggioso giornalista, diceva:
 “A volte basta omettere una sola notizia e un impero finanziario si accresce di dieci miliardi; o un malefico personaggio che dovrebbe scomparire resta sull’onda; o uno scandalo che sta per scoppiare viene risucchiato al fondo.”
La verità, se coraggiosamente detta, se non nascosta anch’essa sotto la sabbia, viaggia alla velocità della luce nelle menti delle persone, diventando ideologia, pensiero e poi azione. Così ognuno di noi, guardando il grande esempio che ci dà il prossimo, può nel suo piccolo dare il meglio di sé per rendere pian piano la nostra terra migliore, per non aver paura di minacce, di teste mozzate, di aver detto una scomoda verità. Adesso è più importante che mai la coalizione e la solidarietà, poiché se tutti riuscissimo a collaborare per rendere libera e “pulita” la nostra terra, più forte e rigogliosa che mai, si riuscirebbe di certo a cambiare una volta e per tutte la situazione per cui Peppino Impastato, Giuseppe Fava, Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e molto altri hanno sempre lottato. Non prendiamo come ideale la modella, l’attrice, il principe e la principessa, miti così lontani e poco raggiungibili; ma facciamo in modo che questi uomini, veri e coraggiosi, diventino i nostri esempi da seguire giorno dopo giorno, con la fatica e la soddisfazione di dire:<<Io non sono la sola>>. 
Lara Aliffi

 

Quanta paura fai cara Fabiola?
Quanta paura hanno queste “persone” che macabramente ti invitano al silenzio?!
La verità non è coraggiosa, la verità è paurosa, fa tremare, porta alla luce.
È amica stretta del l’indifferenza, perché quando scrivi la verità ignori la “vittima”, ignori le sue richieste e i suoi bisogni. In questo caso è il bisogno di silenzio e di buio. Verità ed indifferenza sono le armi giuste per combattere e portare luce a questa meravigliosa terra che abitiamo e che feriscono chi non la merita e non ha valore. Ti siamo vicini.

Federica Dell’Aiera

 

Fabiola ti chiedo per favore di continuare combattere per il futuro della nostra isola, per il nostro futuro. Dalla tua parte troverai sempre la Sicilia migliore, quella che aspetta da troppo tempo di cambiare in meglio. Non rassegniamoci alla miseria, proviamo insieme a ridefinire il concetto di bellezza.

Alessio Amorelli

 

Cara Fabiola,
Immagino non sia per nulla facile continuare a fare ciò che è “buono” visto gli ostacoli che stai trovando ma è sempre così:
la strada giusta è anche la più difficile da percorrere! Pensa però per quante persone ti stai rivelando uno atimolo per fare nel quotidiano, nel proprio piccolo quello che stai facendo tu in grande. Percorrere la strada giusta è difficile perché richiede “coraggio”. Oggi purtroppo sono in pochi ad averlo.Tu che lo possiedi continua a utilizzarlo! La gente e in particolare i giovani e i tuoi figli, hanno bisogno di “sani” modelli a cui fare riferimento per poter percorrere la “loro” di strada giusta! Da parte mia un sincero GRAZIE.

Annarita Giglia

 

Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”. Nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile esserlo, ma è indispensabile per alimentare una società lontana dal marciume, soprattutto mafioso. Fabiola Foti è una delle voci di quel cambiamento, con la sua denuncia costante punta i riflettori sulle zone d’ombra della nostra terra.
Teste di capretto sul parabrezza e messaggi sui social a colpi di “fatti i cazzi tuoi”, il vile nemico deve sapere che questi sono Cazzi Nostri. È la nostra terra. Fabiola no, non devi stare zitta, nessuno dovrebbe farlo. 

Teresa Nigro

 

Esprimo piena solidarietà alla giornalista catanese Fabiola Foti, invitandola a continuare a scrivere e ad informare. La invito a trovare il coraggio di andare avanti nonostante le minacce ricevute, traendo spunto da una frase del giudice Paolo Borsellino: “E’ normale che esista la paura, in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio”.

Ivan Ariosto

Fautore dei più grandi mali, viscido perché nascosto ed apparentemente innocente, è il silenzio. Complice della violenza, psicologica più che fisica, è l’indifferenza, maschera apatica della vigliaccheria e della paura.
È ora di dire basta, e Fabiola lo ha fatto.
Fabiola è il nome di una combattente, il nome di chi non cede all’omertà in un Paese stanco, in un’Isola soffocata come la nostra.
Ognuno di noi dovrebbe essere Fabiola. Noi siamo con Lei. Siamo con chi non si arrende al timore di esprimersi, al timore di Essere.
Fabiola è. E noi siamo con Lei. Le siamo grati. Siamo Lei.
Tremino coloro che credono di poter prevaricare sugli altri, zittendoli.
Tremino colore che soccombono.
Tremino coloro che incontrano chi, come Fabiola, rifiuta l’antico sopruso.
Giorgia Moscarelli
Ciao Fabiola, da tuo conterraneo voglio esprimerti la mia vicinanza, la mia solidarietà e la mia profonda ammirazione.
Ho letto con molto interesse tutti i tuoi articoli che pur parlando di cose spiacevoli che nuociono l’animo e l’orgoglio di quei siciliani che amano la propria isola, di sicuro nuociono meno di quelli che parlano solo di:
sole caldo e mare blu;
cannoli e cassatelle;
e dell’ostica questione: “si dice arancina o arancino”?
Fatti forza e continua così, tanti tuoi conterranei ti sostengono.
Antonio Picone

Non tremano le tue parole davanti le immagini tremende di chi vuol soffocare qualcosa, di chi vuole rinchiuderlo con catenacci ciechi in bauli di silenzio e negazione.

L’ amore per le parole che ti ha condotto al tuo lavoro si specchia oggi nel dare ad esse la forza di cambiare delle abitudini così radicate e mute che bloccano ancora la luce di una terra così splendida, che profuma di limoni e salsedine, di sole e calore.

E vogliamo sostenere la tua temeraria decisione di non seppellire con terreno senza humus le frasi che avvolgono la bellezza della tua professione. Anche le nostre parole, in cui tanto crediamo, proveranno a giungere a te per farti sentire meno sola. Doniamo a te il nostro supporto, lo doniamo a te donna, mamma e a te giornalista.

Complimenti per l’incredibile coraggio di affermare qualcosa che va al di là della meravigliosa descrizione della nostra Sicilia, complimenti per aver stretto le tue parole nonostante il timore che può sopraggiungere.

Federica Falzone

 

Uniti per un’informazione libera, ci siamo anche noi. Un abbraccio,

Giulio Scarantino.