Di Carla Sillitti
La lista dei cibi superfood (qui per sapere cosa sono e come riconoscerli) negli ultimi anni si è molto allungata, vediamo in breve, quelli che per ora sono “sulla bocca” di tutti, partendo da cibi sicuramente molto conosciuti, per arrivare a quelli più rari in cucina.
Per esempio, alimenti come le verdure con foglia verde scuro, i funghi, i frutti di bosco e i legumi sono sicuramente ottime fonti di sostanze nutritive e contengono alti livelli di composti anti-infiammatori e antiossidanti non presenti, o contenute in quantità inferiori, nella maggior parte degli altri alimenti.
Sembrerebbe, per di più, che i frutti di bosco siano efficaci nel trattamento di vari disturbi digestivi e immuno-correlati e che i funghi siano anche super- sostenibili (considerato che i prodotti agricoli di scarto sono usati per farli crescere).
I legumi, invece, sembrano avere un ruolo interessante anche nella gestione del diabete di tipo 2, della pressione sanguigna e del colesterolo oltre che del peso corporeo, grazie alla loro capacità di migliorare la sensazione di pienezza.
Ma tra i prodotti più conosciuti, non possiamo tralasciare quelli che costituiscono la base della Dieta Mediterranea, nota per l’effetto preventivo sull’insorgenza di patologie cardiovascolari grazie anche all’uso dell’olio di Oliva (a cui oggi affianchiamo anche semi, frutta secca e avocado).
Alimenti come l’olio d’oliva sono fonti di grassi insaturi e antiossidanti ormai evidentemente correlati, oltre che alla riduzione dell’infiammazione e del rischio di alcune malattie come quelle cardiache e il diabete, anche alla perdita di peso se inclusi in una dieta bilanciata, nonostante il loro essere caloricamente densi spesso induca a pensare il contrario.
Si annoverano poi tra i superfoods anche cibi dei quali spesso si è parlato in modo contraddittorio, come uova e salmone.
Anche le tanto discusse uova, quindi, ricche di molti nutrienti, proteine di alta qualità e potenti antiossidanti noti per proteggere la vista e la salute degli occhi, oggi, abbattute le paure sul loro consumo collegato all’aumento del colesterolo, si considerano cibi capaci di portare ad una riduzione favorevole del rischio di malattie cardiovascolari.
Il salmone, che accanto alla sua naturale ricchezza in nutrienti e acidi grassi omega-3, è altresì noto per l’accumulo di metalli pesanti e altri inquinanti ambientali, viene oggi esaltato per le sue qualità.
Basterebbe, allora, parlare solo di questi due cibi per intuire facilmente come, qualunque cibo, seppure ottimo nelle sue proprietà, sia sopravvalutato dal prefisso “super” poiché perderebbe ogni valore se non lo si consumasse in alternanza con altri cibi. Come ignorare le evidenze sui nitriti e nitrati contenuti nelle verdure a foglia verde scuro? i mangimi e gli antibiotici che potremmo ritrovare nelle uova? Per ognuno di questi superfoods potremmo trovare evidenze che dimostrino come il loro consumo eccessivo possa non essere per noi una ssuperscelta.
Poi andando avanti, qualche anno fa, è stato il periodo dell’ aglio, buona fonte di micronutrienti e fibre e per secoli anche usato per i suoi benefici medicinali. Oggi l’aglio viene consumato a crudo solo dai più salutisti per la sua nota efficacia nella riduzione di colesterolo e pressione sanguigna, oltre che come sostegno della funzione immunitaria. Inoltre, i composti contenenti zolfo, responsabili del caratteristico (e non troppo gradevole) odore, possono svolgere un ruolo chiave nella prevenzione di alcuni tipi di cancro.
Ci sono infine alimenti come lo zenzero, il thè verde, il kefir, la curcuma e le alghe che, ancora sotto studio, si stanno in effetti dimostrando degni del super-titolo, sempre se integrati in una sana alimentazione.
Lo zenzero e il thè verde sono rispettivamente una radice e una bevanda ricchi di proprietà medicinali, antiossidanti e forti effetti anti-infiammatori. La ricerca indica che lo zenzero migliori la gestione della nausea e il controllo del dolore e che la combinazione dei suo composti possa renderlo uno strumento efficace per la perdita di peso. Interessante no?
Il kefir è una bevanda fermentata, di solito a base di latte, nota per l’elevata concentrazione di probiotici coinvolti nella riduzione del colesterolo, della pressione sanguigna e in una migliore digestione.
A ben vedere però il mondo della ricerca sembra letteralmente impazzito se si parla della curcuma (o meglio del suo principio attivo, la curcumina). Gli studi dimostrano come questa radice possa essere efficace oltre che nella prevenzione, anche nel trattamento di molte malattie croniche e come sia coinvolta anche nella guarigione di ferite e nella riduzione del dolore.
Infine, sono una fonte di composti bioattivi unici, non tipicamente presenti nelle verdure di terra, le alghe marine, tanto utilizzate nella cucina orientale, ma che da qualche tempo stanno facendo capolino anche in qualche ricetta occidentale.
Ci sarebbero tanti altri alimenti che iniziano ad essere considerati “super” alla luce di ogni scoperta scientifica e per quanto sia importante conoscere le proprietà nutraceutiche di ciò che mangiamo, dobbiamo stare attenti a non affidare la nostra salute ad un solo alimento perché pare abbia effetti magici sul nostro organismo, ma è importante rendersi conto che mantenere una salute ottimale attraverso il cibo e la nutrizione va ben oltre il concentrarsi su una o due delle ultime tendenze alimentari: la buona salute è il risultato di un sano stile di vita e di una dieta varia ed equilibrata.
Di certo è innegabile che, se si riuscisse ad includere alcuni o tutti gli alimenti descritti come parte di una dieta equilibrata, questo sicuramente gioverebbe al nostro benessere e quindi alla prevenzione di molte malattie. Grazie ai superfood siamo oggi davanti a nuovi sapori, alte qualità e grande varietà, spetta a noi riuscire a trarne il meglio.
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