di Luigi Garbato
C’è tempo per votare il bilancio partecipato di Caltanissetta fino a giovedì 10 gennaio 2019: vi chiedo di partecipare a questo importante strumento di democrazia e sostenere il progetto che riguarda la rivalutazione della villa Amedeo.
Su Wikipedia leggiamo che “Il Bilancio Partecipativo o partecipato è una forma di partecipazione diretta dei cittadini alla vita politica della propria città, consistente nell’assegnare una quota di bilancio dell’Ente locale alla gestione diretta dei cittadini, che vengono così messi in grado di interagire e dialogare con le scelte delle Amministrazioni per modificarle a proprio beneficio”. Chi in questi ultimi quindici giorni ha sentito parlare di bilancio partecipativo, lancian una ricerca su Google, potrà certamente imbattersi in questa definizione e farsi un’idea abbastanza precisa.
Il Comune di Caltanissetta, con la nuova Amministrazione Ruvolo, ha promosso questo strumento di democrazia diretta che permette di orientare, seppur in minima parte, la programmazione della spesa comunale.
Quest’anno il Comune mette sul piatto 144.000 euro: una parte per le spese correnti (54.000 euro), un’altra parte per gli investimenti (90.000 euro).
Per partecipare alla votazione occorre prima di tutto compilare il format sul sito www.caltanissetta.comunelive.com – sezione Bilancio Partecipativo. Una volta compilati tutti i campi (occorre anche il numero di carta d’identità) e confermata la registrazione tramite procedura via e-mail, si potrà votare per un solo progetto tra i 5 dell’area Spese correnti e per un progetto tra i 15 dell’area Investimenti.
Il sottoscritto ha scelto per l’area Investimenti il progetto n. 10 del Lions Club che prevede il restauro dei 7 busti e il recupero del Cupido che decorava la fontana della Villa Amedeo: si tratta senza dubbio di un progetto serio, finanziando il quale a guadagnarci è solo la città. I busti della Villa Amedeo sono autentiche opere d’arte di artisti nisseni quali Tripisciano, Frattallone (5 busti) e Lo Verme; una copia del Cupido dello scultore palermitano Cervello, invece, tornerebbe a decorare la fontana così com’era un tempo. La villa, ai quali molti nisseni sono legati, racconta la storia della città: da selva dei cappuccini sotto i Moncada a villa comunale durante il boom economico delle miniere. Un luogo che merita certamente di essere recuperato. Per l’area Spese Correnti invece lo scrivente ha scelto il progetto n. 12 dell’associazione Galatea Onlus che propone un servizio di prevenzione per la collettività e di aiuto alle donne in difficoltà.
Qualunque progetto si scelga, pur sempre in maniera critica, è bene che la città voti, affinché cessi la polemica sterile e negativa che anima i dibattiti soprattutto nei social, e prenda piede piuttosto una consapevole responsabilità di indirizzo delle azioni dell’amministrazione comunale secondo gli interventi che i cittadini ritengono prioritari per rendere migliore la nostra città.
C’e tempo per votare fino a giovedì 10 gennaio 2019, non aspettare.
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