di William Buttigè
Movimento 5 stelle. La vita` e` veramente incredibile certe volte, volendo citare il mio ultimo articolo su Zelda Breath of the Wild, e` vero, “la vita insegna un sacco di cose”. Solamente cinque anni fa, avrei ancora difeso a spada tratta quello che oggi e` diventato un comunissimo partito politico, mentre oggi lo guardo con una malinconia quasi distaccata, con grande tristezza.
Entrai per la prima dentro la sede del Movimento 5 Stelle di Caltanissetta nel 2010, ero in periodo di diciottessimo e giravo ancora per le strade della citta` con un umile Scarabeo di seconda mano. Sono stato attivista fino al 2014, e probabilmente oggi, sempre se non si siano dimenticati, verro` ricordato come quel diciottenne “coglionazzo” che non riusci` neanche a fare il portavoce per un mese.
Ma non e` questo il punto, anzi, al di la` dei pensieri delle persone e di come sia finito male il M5S oggi, non posso che ringraziare quei periodi di attivismo, di politica vera che hanno arricchito sicuramente, nel bene o nel male, la mia persona.
Non voglio parlare del Movimento di Caltanissetta, seppure sia una delle sedi più importanti nella storia “meridionale” dei 5 stelle, preferirei non rischiare di prendere inutili querele. Tuttavia, attraverso la mia esperienza, ciò che ho visto con i miei occhi e cio` che sto vedendo oggi anche se a distanza, vorrei spiegare perché secondo me il Movimento non è più un movimento politico e il motivo per il quale abbia fallito pressoché in tutto.
Il Movimento ufficialmente nasce come un contenitore di persone, con diverse ideologie politiche ma pronte a “cambiare le cose”, messe in contatto dalla “mai ottimizzata adeguatamente” piattaforma Meetup; non mi interessa sapere

dietro ci fosse un piano segreto di Grillo o Casaleggio, il Movimento nasceva cosi, ed effettivamente funzionava cosi.

Il mantra del Movimento era semplice, cinque punti principali resi iconici attraverso le stelle (oggi ormai dimenticati e ripresi solo a convenienza), spinti dal concetto di “ognuno vale uno” e di rinascita, di cambiamento della politica italiana attraverso il cambiamento del modo di pensare degli italiani. Insomma, come affermava Grillo, il Movimento doveva essere l`anticorpo della politica del bel paese.
Si doveva trattare di una vera Rivoluzione Culturale, fare in modo che i cittadini potessero ottenere un rinnovato senso civico, e io me le ricordo le varie iniziative del Movimento a Caltanissetta: conferenze con scrittori scomodi, il centro dei rifiuti di Vedelago, le riprese dei consigli comunali, la “Pluridiversità”.
Non a caso ho parlato di Rivoluzione poco fa. Ma una Rivoluzione pacifica, fondata sulle idee e non sulle ideologie, non puo essere fatta nel giro di pochi mesi, deve essere un lavoro lento ma che porti a risultati solidi e concreti. Ed e` qui che sta il grande errore del Movimento, errore nato con il risultato positivo ma allo stesso tempo amaro delle Elezioni della Regione Sicilia del 2012, e poi mai piu riparato. Il M5S e` passato improvvisamente dall’ essere portatore di idee e proposte, ad essere un normalissimo partito politico, basando il tutto sul becero consenso al grido di “honesta`”. Questo e` stato l`inizio della fine della Rivoluzione Pentastellata, la rincorsa sfrenata per l`ottenimento del potere, cercare di ottenere consenso in ogni modo e ad ogni costo.
In realtà, e chiunque stia ancora con i 5 Stelle ed abbia un briciolo di cervello lo sa, non doveva andare cosi`. Bisognava cambiare le persone, la loro mentalità, il loro modo di vedere ed immaginare il mondo, partendo dalla “conquista” dei comuni più piccoli e spostandosi verso quelli più grandi, cercando di farle funzionare queste idee attraverso un processo lento e tortuoso, scalando piano piano la piramide. L`obiettivo non era governare a tutti i costi, il solo vedere almeno un altro partito cambiare marcia, rifiutare i valori marci della vecchia politica avrebbe voluto dire successo per i grillini e in quel momento il Movimento sarebbe potuto tranquillamente scomparire per sempre.
Ma cosi non e` stato, il M5S si e` sempre di più evoluto in un partito, si e` bypassata la Rivoluzione non permettendo al popolo di comprendere i dogmi del Movimento stesso. Anzi lo stesso popolo con la sua ignoranza, viene proprio utilizzato per accrescere un consenso politico che non porterà mai a nessun cambiamento, perché e` il popolo con la sua mentalità a cambiare le cose, non un partito con una maggioranza inconsapevole.
Ovviamente i 5 Stelle, nonostante il fallimento al quale sono arrivati oggi culminato con l`alleanza con la Lega, hanno fatto qualcosa di buono e hanno smosso un po una politica troppo statica e troppo spesso con le “manine”
dentro alla marmellata, tuttavia e` palese che anche il Movimento 5 Stelle si sia allineato ad un modo di fare in netto contrasto con i principi fondanti.
Il fallimento anche per loro e` arrivato, e` stato bello finché e` durato ed e` stato bello sognare finché ci ho creduto. Ora basta ricominciare nuovamente, prima o poi la ruota girerà.