Di William Angelo Buttigè (饱威廉)
La vicenda di Dolce & Gabbana, avvenuta di recente in Cina, e` utile per riuscire a capire quanto il mondo odierno possa essere imprevedibile e che l`ago della bilancia di questa imprevedibilita` possa essere per l`appunto il “Regno di Mezzo (中国)”.
In quello che chiamiamo occidente, semplicemente per una questione di posizione geografica, arieggia l`idea che la Cina sia ancora un paese non importante, arretrato dal punto di vista culturale e morale; e per molti, plagiati dalla non migliore cultuta americana, e` un paese percepito come ininfluente e secondario.
Premesso che servirebbero pagine e pagine per descrivere cos’è la Cina oggi e quanto è cambiata rispetto al passato, ció che piú stupisce è come un intero popolo, in poco meno mezza giornata, sia riuscito a cambiare, probabilmente, le sorti di un brand storico come D&G.
A scanso di equivoci, nessuna mossa governativa, nessun pilotaggio pre-organizzato dell`informazione, i cinesi (compresi gli hongkonghesi) “hanno fatto nascere il soffio” (in cinese arrabbiarsi si dice 生气 shengqi,la parola nascere piu la parola aria)e attraverso i propri social (che godono di una larga liberta` di parola a differenza di cio che puó pensare una persona poco informata) hanno colpito per difendere la propria nazione.
Ma cos’ è successo? Dolce & Gabbana già da mesi stava preparando un grandissimo show, che si sarebbe dovuto svolgere in questi giorni a Shanghai, attraverso una campagna di marketing mostruosa avvenuta sia sui social “occidentali” sia su quelli cinesi. Poi l`incidente, l`uscita di tre spot dove si vedeva una ragazza cinese avere difficolta a mangiare una pizza, un piatto di spaghetti e un cannolo (con annessa allusione sessuale) con le bacchette mentre veniva derisa dalla voce narrante.
Questo ha fatto storcere il naso al popolo cinese, che è arrivato all`esasperazione in seguito al presunto finto direct message di Instagram di Stefano Gabbana in cui ha espresso l`insofferenza verso la Cina e i suoi abitanti con toni poco gentili. Anche questo ha fatto impazzire l`utenza online.
Neanche il video di scuse, con un imbarazzantissimo 对不起 (scusa in cinese, duibuqi) sul finale, ha potuto salvare la pelle ai due stilisti italiani. Poche ore dopo il misfatto il brand e` stato messo ko dall`opinione pubblica con milioni e milioni di post su Weibo e Wechat, per poi portare i colossi dell`e-comerce cinesi, Taobao e T-mall, a eliminare qualsiasi articolo che corrispondesse al nome D&G, addirittura i venditori di merce contraffatta hanno buttato tutti i propri articoli marchiati Dolce & Gabbana con la paura di perdere clienti.
In un colpo solo, con una campagna pubblicitaria finita male, il brand italiano ha perso la fiducia del popolo cinese, che con i suoi acquisti rappresentava il 30% del loro guadagno.
Riusciranno i due stilisti italiani a risalire la china? Questo non è facile da determinare, ma una cosa è certa, la Cina, giusto o sbagliato che sia, ha dimostrato che ha in mano un potere non solo rappresentato dal governo centrale, ma anche rappresentato dal popolo stesso, che nel giro di poche ore ha lasciato una forte impronta sul mercato, nel mondo di oggi forse piu importante della politica stessa, decidendo il destino di un marchio forte come quello di D&G.
Attenzione quindi, la Cina non e` solo quel paese comunista dove la manodopera costa poco e i diritti umani sono inesistenti. La Cina e`molto di piu`, e nel futuro, favorevoli o no, impattera` sempre di piu` sulle nostre vite. Questo era solo l`antipasto, o come direbbero i cinesi, il 开胃酒 kaiweijiu.
IL POPOLO CINESE…
prima di tutto il brand di dolce & gabbana non e’ stato compreso e questo dimostra che (come l’italia) fatta la Cina bisogna saper fare il popolo