Di Alberto Calafato

In un momento storico di forte crisi sociale, dinanzi alla decadenza di ogni valore politico e morale, tutto ormai è retto da una sola colonna portante: la Poltrona! E noi siciliani, e nisseni in particolare, dovremmo saperne qualcosa.

Le porte della “terza repubblica nissena” sono state aperte da soggetti il cui unico “cambiamento” a loro noto è quello di idea!Che il popolo siciliano abbia la memoria corta non è una novità, lo abbiamo dimostrato con Garibaldi, oggi lo stiamo dimostrando acclamando Salvini, ma per i nisseni c’è una bella aggravante per l’acclamazione leghista, una recidiva per l’esattezza. Il pluridecorato Onorevole leghista, di riferimento sul territorio, ha un curriculum ricchissimo di cambiamenti di idea: nasce democristiano, cresce berlusconiano, corre alfaniano, salta salviniano! Adesso la domanda sorge spontanea, prendendo ad esempio l’onorevolissimo poc’anzi citato è: come si fa ad acclamare un partito rappresentato nel territorio da un soggetto che fino a qualche tempo fa reggeva il gioco al governo PD tra le file alfaniane, gridando accoglienza, e oggi si ritrova a bordo della ruspa cabriolet di Salvini? Cosa stava facendo il soggetto in questione quando a Caltanissetta è stato aperto il Centro di Prima Accoglienza di Pian del Lago che oggi per la Lega dovrebbe essere attraversato dalla celebre “salviniana ruspa”? Probabilmente era impegnato a cercare il prossimo partito in cui penetrare per accalappiarsi l’ennesima poltrona.

Il banale esempio di questo onorevole locale serve semplicemente a sottolineare quanto sia effimero e irreale questo cambiamento che, maleodorante, si respira nell’aria!
La lega e il M5S non sono un rinnovamento, sono
semplicemente il frutto di molteplici cambi di casacca, ed è ridicolo che lo splendente partito fondato sull’#onestà, sia al governo con L’UNICO partito sopravvissuto a Tangentopoli, il che conseguentemente rende ridicolo il fatto che il “giovane pentastellato Quasipresidente della Regione” si ritrovi come “alleato sul territorio” un decano della politica locale come l’Onorevole “Sempreverde” più volte citato! Tutti questi sono dei piccoli e banalissimi esempi (di cui ce ne sarebbero, purtroppo, a mai finire), che servono semplicemente ad aprire gli occhi a noi giovani, e a rinfrescare la memoria ai più grandi, perché il cambiamento non è nè un hashtag, nè uno stato d’animo, è qualcosa che parte dal basso per crescere sempre di più, e se pensiamo che il cambiamento ce lo tireranno dall’alto, l’unico cambiamento a cui saremo costretti sarà quello di cittadinanza.
Dal reddito di cittadinanza al cambio di cittadinanza; che strani scherzi gioca la vita!